martedì, gennaio 10

Nella battaglia... pensa a me

Lasciatemi fare un post da nerd: devo tornare su una delle mie grandi passioni ed omaggiare un gioco che ho appena finito. Si chiama Shadow of the Colossus ( anche se in originale era Wanda to Kyozu, Wanda e il Colosso dal nome del protagonista) e accidentalmente oggi ho comprato un numero di XL con sopra un servizio su di lui, non l'ho letto per paura di anticiparmi qualcosa, credo che adesso lo porterò a letto e lo sfoglio di nuovo.
E' stato un capolavoro annunciato, il seguito di un gioco che m'aveva impressionato per la sua bellezza ( tale ICO), uno dei primi ad uscire per la playstation2, ed adesso sul crepuscolo della vita che le rimane è uscito quest'altro titolo, che ho tanto atteso e in cui tanta fiducia ho riposto.
Dovendolo riassumere a chi è a digiuno da tali nomi saltano all'occhio un paio di aspetti: la storia d'amore sullo sfondo, un'insensata corsa contro il tempo per salvare una persona amata e la natura sconfinata: il protagonista si ritroverà a cavalcare a lungo in panorami mozzafiato dove campeggiano solo alcuni vecchi e gianteschi templi. Uno straordinario senso di solitudine avvolge il tutto, un incredibile silenzio rotto solo dalla mastodonticità dei 'nemici' che bisognerà affrontare.
Eppure scrivo tutto questo consapevole che emozioni del genere non sono trasmettibili, ma scrivo questo post come se dovessi ringraziare un amico, che m'ha fatto vivere una storia importante.
In definitiva: una bellissima fiaba. Non c'è ragione al mondo per cui qualcuno che ne ha l'occasione dovrebbe privarsene.
Il prossimo post è dietro l'angolo, a presto.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Un fluire di emozioni. tra sentimenti d'altri tempi e paesaggi sconfinati: così definirei shadow of the colossus. Davvero un giocone. E poi ogni colosso sconfitto instilla una tristezza infinita... che male hanno fatto poi? Vabbè, torniamo alla PS2 che l'ultimo avversario mi attende!

Maio ha detto...

sterminalo presto ( colosso permettendo e mi dispiace) che così ti godrai il finale lungo, intenso e struggente. Così scopri anche come ci sono arrivati e chi ce li ha messi. C'entra poco ma un ringraziamento ad Alberto che m'ha prestato Ico! Se non avessi vissuto Ico neanche SotC sarebbe approdato a me... e dire che quando ho visto ico all'inizio manco m'aveva colpito! ah che salame che sono!