martedì, dicembre 6

From Agunnaryd with love


Natale si avvicina, tornato dalla lezione di cinese ho notato le decorazioni accese in corso e c'è da dire che quest'anno, vuoi l'effetto novità, mi sembrano decisamente più gradevoli, fatto cose molto prosaiche come ritirar la vil pecunia per pagare l'affitto, devo inoltre ricordarmi di inviare, sempre in tema natalizio, qualche ricettina sulle specialità dolciarie natalizie di questa zona, me l'hanno richieste nella mia terra di origine e purtroppo me ne ricordo e puntualmente mi passa di mente ogni 5 minuti.

Ultimamente, in vena di sperimentazione, mi sono preso un periodo di ferie da un mio piccolo impiego volontario: l'operatore in un piccolo canale di IRC ( al secolo: una chat). Una sorta di piccola ricerca sul campo su quanto tempo mi avrebbe fatto risparmiare e, devo dire che anche se alla mano non ho risultati tangibili, in questi ultimi giorni sembra essersi affacciato ( ritornato?) un po' di sano otium nelle giornate. Ultimamente dev'esserci stato un po' troppo trambusto nella mia vita ed era un po' che non ricordavo di guardare il monitor con gli occhi un po' appallati oppure sfogliare i giochi della playstation pensando 'e adesso che gioco?'.
Certo la novità è interessante, ma durerà? ma soprattutto, potrebbe essere il primo passo verso una risistemazione del mio palinsesto quotidiano più soddisfacente?
Il tempo è una risorsa che oggidi ( ma già il vecchio adagio lo suggeriva) conta come e più del denaro e a differenza di quest'ultimo non è scambibile come fossero figurine panini, il tempo speso non torna più. Nessuno in effetti può avere il controllo su esso ( anche se Michael Jackson poteva festeggiare 3/4 volte il capodanno sfruttando i fusi orari, prima di cadere in miseria) ed ottimizzarlo e ( soprattutto) farlo ottimizzare è una vera sfida di questo millennio.

La perla del giorno tale non è, sarà che non seguo BLOB con la dovuta attenzione, è un aneddoto a tema sul post di oggi. "Una volta passati, dieci minuti sono andati per sempre. Dividi la tua vita in blocchi di dieci minuti e dedica una parte minima ad attività prive di significato" queste malsane parole ce le ha donate Ingvar Krampad, che a 17 ( diciassette??!) anni ha fondato IKEA, e pensando queste cose torbide invito a riflettere sul fatto che "Il catalogo dell'IKEA è la pubblicazione a più alta tiratura del mondo (130 milioni di copie)"
Ah, Agunnaryd, la località del titolo rappresenta la 'A' dell'acronimo, la 'I' e la 'K' le iniziali del fondatore, la 'E', se vi va, trovatela voi...

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