Non è che esista un disegno unitario dietro a questo blog, ho appreso che recentemente in un 'best of blogs' il primo premio l'ha preso un blog-telenovela spagnolo, io quando l'ho aperto ho pensato che c'avrei messo quello che capitava. Oggi ci scrivo che ho mangiato il pandoro ( non è vero, non l'ho fatto ancora), domani quello che ho sentito alla radio, dopodomani ancora chi lo sa. Mi son ripromesso che prima o poi ospiterà anche qualche mia foto o qualche disegno.
Ho ripensato al tema del cosa pubblico o meno dato che oggi mi è saltato all'occhio questo articolo del Corriere della sera, e come per il post sulla Val di Susa, la natura umana ( nella fattispecie italiana) ne è uscita ancora un passettino in più... avvilita. Non avrei pensato di fare di questo un blog 'attivista' ma le cose mi saltano all'occhio, è un guaio.
Leggere "Si tratta (...) di immagini molto confuse dei nostri soldati sotto attacco, commentate (...) in modo non conforme agli standard giornalistici dell'azienda, che danno una rappresentazione della presenza in Iraq dei militari italiani lontana dalla realtà di ogni giorno" mi ha irritato, come riesce a mandarmi su tutte le furie il negare l'evidenza / il nascondersi dietro al dito / l'ignorare l'elefante in cucina, cosa che alla mediaset riesce parecchio bene, si direbbe.
Ho postato queste mie impressioni anche su un forum ed è evidente che la questione è molto complessa, ma su un fatto c'è poco da ricamarci sopra: questa è censura.
Ma veniamo ad un altro fatto più mondano, questo ( da Ansa.it), per la sua singolarità la notizia mi ha colpito subito, ne ho letto un'estrema sintesi su repubblica.it, cercando sul sito dell'ansa ho trovato la notizia linkata ma sono affamato dei suoi sviluppi: qualcuno mi faccia sapere se si conoscono le sorti della povera maestra o dei poveri bambini. Questo genere di notizie fa scaturire in me sempre una stessa considerazione: "chissà per questi qui che eco avrà avuto un evento come questo che più insignificante non si può". E' il mio genere di considerazione, mi sembra di una schiacciante verità, ma riconosco sia anche immatura non tenendo in considerazione tante circostanze. Eppure questa notizia in casa l'abbiamo commentata parecchio, evidentemente una sua dote di singolarità ce l'ha.
Ah, un aggiunta che non potevo non farla: lo vedete che vecchio pacioccone barbuto e stivaluto nell'immagine del mio post? beh, l'ha inventato la coca-cola ( ma l'immagine rovina la sorpresa) in una delle sue felici operazioni di marketing, io ai bambini avrei detto anche questo.
Piccola perla del dì 9: cercando le illustrazioni fatte dal pittore che ha ridisegnato il paffuto babbo per la ditta di Atlanta ho trovato anche questo: mica male. Se siete sopravvissuti fin qui, scusate le lungaggini. Buona serata.
Ho ripensato al tema del cosa pubblico o meno dato che oggi mi è saltato all'occhio questo articolo del Corriere della sera, e come per il post sulla Val di Susa, la natura umana ( nella fattispecie italiana) ne è uscita ancora un passettino in più... avvilita. Non avrei pensato di fare di questo un blog 'attivista' ma le cose mi saltano all'occhio, è un guaio.
Leggere "Si tratta (...) di immagini molto confuse dei nostri soldati sotto attacco, commentate (...) in modo non conforme agli standard giornalistici dell'azienda, che danno una rappresentazione della presenza in Iraq dei militari italiani lontana dalla realtà di ogni giorno" mi ha irritato, come riesce a mandarmi su tutte le furie il negare l'evidenza / il nascondersi dietro al dito / l'ignorare l'elefante in cucina, cosa che alla mediaset riesce parecchio bene, si direbbe.
Ho postato queste mie impressioni anche su un forum ed è evidente che la questione è molto complessa, ma su un fatto c'è poco da ricamarci sopra: questa è censura.
Ma veniamo ad un altro fatto più mondano, questo ( da Ansa.it), per la sua singolarità la notizia mi ha colpito subito, ne ho letto un'estrema sintesi su repubblica.it, cercando sul sito dell'ansa ho trovato la notizia linkata ma sono affamato dei suoi sviluppi: qualcuno mi faccia sapere se si conoscono le sorti della povera maestra o dei poveri bambini. Questo genere di notizie fa scaturire in me sempre una stessa considerazione: "chissà per questi qui che eco avrà avuto un evento come questo che più insignificante non si può". E' il mio genere di considerazione, mi sembra di una schiacciante verità, ma riconosco sia anche immatura non tenendo in considerazione tante circostanze. Eppure questa notizia in casa l'abbiamo commentata parecchio, evidentemente una sua dote di singolarità ce l'ha.
Ah, un aggiunta che non potevo non farla: lo vedete che vecchio pacioccone barbuto e stivaluto nell'immagine del mio post? beh, l'ha inventato la coca-cola ( ma l'immagine rovina la sorpresa) in una delle sue felici operazioni di marketing, io ai bambini avrei detto anche questo.
Piccola perla del dì 9: cercando le illustrazioni fatte dal pittore che ha ridisegnato il paffuto babbo per la ditta di Atlanta ho trovato anche questo: mica male. Se siete sopravvissuti fin qui, scusate le lungaggini. Buona serata.
2 commenti:
Zeo commenti non vuol dire zero spettatori: ti leggo spesso e oggi ho deciso di lasciarti un saluto :)
ma che gentile, mille grazie!
il prossimo ( se rientrerò di nuovo nelle mie facoltà mentali) sarà un post sul malefico quiz!
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